APRILIA
ESPOSIZIONE “UN
RICORDO PER LA PACE”- COLLEZIONE OSTILIO BONACINI
imminente la rimozione dall’auditorium del Liceo “Meucci”
UN MUSEO PER LA PACE NEL CENTRO DI APRILIA
la
proposta di “Un ricordo per la pace”
Elisa Bonacini : “Qui dove sono morti migliaia
di soldati provenienti da tutto il mondo. Da qui deve partire forte il
messaggio di pace.”
Sembra arrivata al termine la permanenza dell’esposizione “Un
ricordo per la pace” presso l’auditorium del Liceo “A. Meucci” che ne ha
intimato la rimozione nel più breve tempo possibile. Una situazione al limite del paradossale lo “sfratto” per la
mostra storica patrocinata dal Comune di Aprilia sul tema prioritario “Aprilia
in guerra: La Battaglia di Aprilia”. Nelle teche esposti oltre 300 reperti della
collezione di Ostilio Bonacini relativi alla prima ed in maggior numero alla
seconda guerra mondiale, con particolare riferimento agli eserciti che hanno
combattuto sul territorio apriliano nel 1944. Una collezione prestigiosa che il
Comune di Aprilia con deliberazione di Giunta n. 163 del 12.6.2012 ha accettato
in affidamento a titolo perenne e gratuito dandone sede provvisoria presso il
plesso scolastico di via Carroceto con l’impegno di reperire locali nel
centro di Aprilia per realizzarne un’esposizione
civica permanente.
La mostra a cura
dell’Associazione “Un ricordo per la pace” fu inaugurata il 24 aprile 2013 nel grande
locale che fino al 2015 è stato di competenza
dell’I.I.S. “C. e N. Rosselli” cui il Comune di Aprilia affidò la
custodia del materiale storico attraverso specifica convenzione.
Nello stesso
comprensorio studentesco nel febbraio 2014 fu inaugurato il Memoriale dedicato
ad Eric Fletcher Waters ed ai Caduti senza sepoltura del 1944; promotori dell’iniziativa l’associazione “Un
ricordo per la pace” ed il veterano britannico Harry Shindler.
La correlazione esposizione
storica-monumento pare non essere stata tenuta in considerazione dal Liceo “A.Meucci”:
nel dicembre 2016 il primo invito a rimuoverla,
richiesta motivata da esigenze di spazi per “opere legate ad attività
teatrali”. Il 6 marzo scorso l’“ultimatum” della dirigente Laura De Angelis per
lo smantellamento della mostra che, a quanto afferma la dirigente, occuperebbe
i locali scolastici senza autorizzazione alcuna; ritenute pericolose per la
sicurezza degli studenti le teche espositive appositamente realizzate dal
Comune di Aprilia.
Esprime preoccupazione
Elisa Bonacini erede della collezione e presidente di “Un ricordo per la pace”
che dopo il trasferimento del “Rosselli”
più volte aveva chiesto al Comune l’adeguamento della convenzione con il Liceo.
Il 19 marzo ha protocollato al Comune di Aprilia la richiesta di un incontro
per definire il futuro dell’esposizione:
“Spero che emergano notizie rassicuranti, che il Comune intervenga a
tutela della mostra. Nella nota ho chiesto ancora una volta di ottemperare
all’impegno preso nella delibera di accettazione della collezione reperendo nel
più breve tempo possibile locali nel centro storico di Aprilia. Nello specifico
la richiesta è di trasferire la mostra in sede definitiva presso i locali
comunali di Piazza Roma attualmente adibiti agli uffici al pubblico, che
sembrerebbero destinati al trasferimento in piazza dei Bersaglieri. Spero che
il Comune prenda in considerazione il progetto
di “Museo per la pace nel centro di Aprilia” che ho anticipato nel protocollo;
un progetto che vorrei condividere con le associazioni apriliane, in primis con
le associazioni d’Arma che già hanno dato la loro adesione nell’ipotesi di progetto
museale (nota prot. n. 46403 del 7.6.2012 allegata alla delibera di affidamento
della collezione ).
Prosegue la Bonacini: “
Il nostro progetto di “Museo per la pace” prevede certamente una degna
collocazione per i reperti storici ma non si esaurisce nella realizzazione di una
statica esposizione dei materiali ma
aspira a far divenire il Museo uno spazio interattivo, un luogo di aggregazione
per la cittadinanza attraverso attività socio-culturali, concorsi ed
iniziative. Non sottovalutando il ruolo
dell’arte in ogni sua forma, che tanto può influire nella
riconciliazione tra differenti culture. Abbiamo il dovere di trasmettere alle nuove
generazioni il ricordo di chi ha combattuto per la nostra libertà, ma dobbiamo
proiettarci nel futuro, lavorare giorno dopo giorno con pazienza e
determinazione per educare alla cultura della non violenza, del rispetto
reciproco, della solidarietà. È necessario abbattere le barriere interculturali
spesso generate da gretta ignoranza. Sono certa che con l’impegno delle
associazioni potremmo realizzare qualcosa di bello e di grande, il contributo
di Aprilia per la pace. Voglio rivolgere pertanto un appello alle associazioni di
Aprilia che vorranno sostenere e collaborare nel progetto. Circa un centinaio
nel mondo i Musei per la Pace, organizzati nella Rete Internazionale dei Musei
per la Pace, con cui sarebbe meraviglioso creare una sorta di gemellaggio.
Sogno un Museo per la Pace ad Aprilia, qui dove nel 1944 sono morti migliaia di
soldati provenienti da tutto il mondo; il loro sangue è intriso nella nostra
terra. Da qui deve partire forte il nostro messaggio di pace.”
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