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mercoledì 30 gennaio 2013

Pubblicato il n. 3 della Rivista Il Secondo Risorgimento d'Italia


Le condizioni di salute del Gen. Poli hanno fortemente inciso sulla regolarità dell'uscita di questa rivista. Purtroppo le sue capacità di mantenere gli equilibri si sono ridotte ed il risultato è stato delle pesanti interferenze nei normali lavori di preparazione. Anzichè uscire il 30 settembre, come ogni anno, questo numero 3 vede la luce in questi giorni. E' sempre un traguardo raggiunto, ma gli orizzonti sono molto cupi. Per la cronaca questo è il numero 38 della Serie "Approfondimenti", iniziata nel 2001 (vedi www.secondorisorgimento.blogspot.com)

lunedì 28 gennaio 2013

Giornata della Memoria

Un interessante incontro al Liceo "Colomba Antonietti" di Roma in occasione della Giornata della Memoria con le classi I S e II S. L'insegnate aveva già provveduto a sensibilizzare i ragazzi su questa Giornata. Oltre a visionare alcuni film, tra cui "La Vita è Bella", il "Bambino dal pigiama a righe", è stato somministrato un questionario di cinque domande in cui si chiedeva se si era a conoscenza della Giornata della Memoria, se si avevano passate esperienze didattiche in merito, e se si voleva partecipare ad iniziative collegate alla Giornata. Le risposte sono variegate. Si è appreso che alcuni ragazzi sono stati, durante le Medie, a visitare campi di concentramento come Dachau, TeresienStaadt, Auschwitz. L'incontro ha avuto l'impostazione che i ragazzi ponevano le domandate "all'esperto" venuto da fuori. Superato il primo impatto, i più interessati hanno posto domanti quali "Hitler era un pazzo", "i Tedeschi sapevano" e sopratutto notizie sugli Ebrei.
 Nel corso della conversazione si è più volte sottolineato che nel giorno della Memoria si ricordano oltre gli Ebrei, vittime e loro malgrado protagonisti dell'Olocausto, anche gli avversari politici del nazismo (socialdemocratici e comunisti) i malati di malattie mentali, i rom, i diversamente abili, gli lavi, i deportati politici di tutta Europa. Si è ben evidenziato la figura del "diverso" nel gruppo e questo ha dato la possibilità, dopo aver illustrato la storia della Comunità Ebraica di Roma e le vicende del 1943, di attualizzare la giornata della Memoria, ovvero di aprire un dibattito sulle problematiche di oggi: problema della accettazione del "diverso" (estracomunitario, rom, differenti religioni) fino a sfociare in una discussione partecipativa di tutto il gruppo.
 La vivacità delle tre ore di discussione e confronto, la curiosità che via via i ragazzi mostravano, i riferimenti a film di riferimento e commenti alla varie scene e significati, il dibattito attualizzato che ha toccato svariati punti, permettono di dire che è stato un momento di riflessione molto significativo. Lo scopo era quello di dare strumenti di riflessione su tutto il contesto della Giornata della memoria, che come scrive Cristina Dobner, "la necessità della memoria chieide ed esige ben di più (che il semplice celebrare e ricordare), almeno per chi ne afferra la portata trasformatrice: vuole suscitare un atteggiamento nuovo, che venga a scoprire come la persona umana, libera nella sua adesione di fede, possa vivere l'arco della propria vita in trasparenza, senza il timore di venire eliminata perchè qualificata diversa in  nome di una ideologia.

lunedì 21 gennaio 2013

Sbarco di Anzio. Convegno. "Lo sbarco e gli Italiani"


Documentazione del Museo dello Sbarco di Anzio

Sabato 26 gennaio 2013 in occasione del 69° sbarco di Anzio, alle ore 10,30 a Villa Corsini Sarsina, si terrà un convegno dedicato agli avvenimenti del gennaio 1944. Prenderanno la parola, Massimo Coltrinari, sul tema"Anzio e gli Italiani", ovvero l'azione dei Carabinieri Reali in funzione di Polizia Militare sulla testa di Ponte; Luigi Marsibilio, sul tema "I Cooperatori di artiglieria sulla testa di ponte di Anzio", sull'azione degli artiglieri italiani a supporto delle unità statunitensi, e Goffredo Mancinelli, sul tema, "L'OSS e il fronte clandestino di Roma salvano la testa di Ponte di Anzio", sulle attività dei partigiani italiani sul fronte clandestino di Roma e la figura di Tom Hopkins come agente ricercato da Kappler e Priebke.
il programma completo è riportato su: www.studentiecultori.blogspot.com oppure vedere il sito: www.museodianzio.it, o scrive a:info@museodianzio.it

mercoledì 16 gennaio 2013

Ricerche. Vincenzo Augusto Coltrinari disperso in guerra

Fotografia d'insieme dei caduti di  Casteld'Emilio, frazione di Agugliano, in provincia di Ancona,  del 1920.  Il profilo del Paese, preso da sotto Paterno,  è rimasto al oltre 90 anni di distanza, quasi immutato.
Il Centro Studi di Agugliano e Casteld'Emilio ha avviato uno studio sui Caduti in guerra di Castel'Emilio, in provincia di Ancona. Tra questi Vincenzo Augusto Coltrinari, di cui sotto si riportano i dati essenziali e la fotografia. Inoltre si riportano anche le notizie raccolte in famiglia dalla tradizione orale, nota questa inserita in una relazione presentata al Convegno tenutosi ad Agugliano il 9 novembre 2012. Chi avesse notizie o volesse prendere contatto con il sottoscritto per contribuire a questa ricerca può utilizzare la e mail "coltrinari2011@libero.it" 


Coltrinari Augusto, detto Vincenzo, di Pietro
Soldato del 17° Reggimento Fanteria nato il 9 maggio1896  ad Ancona, Distretto Militare di Ancona, disperso il 25 maggio 1917 in combattimento. Soldato di leva nel 79° Reggimento Fanteria. (9)


Caduto nel 1917, era al fronte dal 1915, nella foto quando prestava servizio nel 79° Reggimento Fanteria. Repubblicano, fu richiamato ed inserito in quei reggimenti che furono utilizzati dallo Stato Maggiore del Regio Esercito come massa d’attrito ed investimenti nei primi mesi di guerra. La Posizione dei repubblicani era nota: interventisti in quanto consideravano una guerra all’Austria, come la conclusione del processo unitario  italiano contro il nemico ereditario, quell’Austria che per tutto l’ottocento si era opposto alla unità degli Italiani. Espressione di questa posizione ad Ancona era personificata da Pietro Nenni, allora repubblicano e direttore del foglio “Lucifero”, che ancora oggi si pubblica; in un articolo del maggio 1915 da titolo “Un fucile e un posto alle frontiere” caldeggiava l’intervento contro l’Austria. Nenni a quel tempo era in costante contatto con Benito Mussolini, che soggiornò ad Ancona ai tempi della settima Rossa. Mussolini, socialista ed interventista, collaborava da Ancona con il foglio “L’Avanti”; entrambi erano personaggi di spicco di una sinistra che tanto preoccupava il Regio Governo.

Con lo scoppio della guerra, elementi considerati sovversivi, furono arruolati in reggimenti di marcia, senza dare loro gradi ne di sottufficiali né tantomeno di ufficiale che, come detto, furono utilizzati come massa d’urto nelle prime offensive italiane. Non è scritto da nessuna parte, ma il retro pensiero che alcuni autori scrivono per deduzione, questo impiego a massa stava anche a significare di eliminare oppositori che avevano tanto dato problemi negli ultimi venti anni ( rivolta di Milano, con l’azione di repressione di Bava Beccarsi, settimana rossa ecc.).
Il bombardamento di Ancona e delle città della costa romagnola, marchigiana ed abruzzese, il 24 maggio mattina da parte della flotta austriaca, aveva come scopo ultimo quello di provocare la rivolta di queste terre, che Vienna sapeva ostile al Governo di Roma.

Il resto delle ricerca per gli altri Caduti e lo stato della medesima è su "www.BibliotecaRadoni.blogspot.com"