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lunedì 27 gennaio 2014

Cesena: un convegno di successo

E’ stato un successo il convegno organizzato da Daniele Vaienti in onore di Pietro Vaenti dedicato agli Internati Militari Italiani in Germania, durante il quale è stato presentato il volume dal titolo “Il Gran Rifiuto. Storia e Storie dei militari italiani internati nei lager dopo l’8 settembre 1943.”, di cui si darà la recensione su www.internamentoereticolati.blogspot.com.
Dopo i saluti di rito, è stato ricordato da Ottorino Barbolini Pietro Vaienti come partigiano combattente e come divulgatore della memoria storica, mettendo l’accento su una delle ultime iniziative di Pietro prima della sua scomparsa, il “Processo a Badoglio”.
Da qui è partita la riflessione proposta da Massimo Coltrinari su tutta la crisi armistiziale dell’8 settembre 1943, nella convinzione che le spiegazioni fio ad aggi date d i questa tragedia non sono più sufficienti a spiegarla. Vi sono innumerevoli domande in questa crisi che non hanno risposte ed innumerevoli perché? Parendo da questo assunto Massimo Coltrinari, elencando alcuni dei principali quesiti, invita tutti a riflettere e a cercare nuove vie affinchè questi eventi vengano capiti nella loro esatta realtà. Tra questi  perché 1.007.000 soldati italiani sui 3.700.000 sotto le armi si sono fatti disarmare dai tedeschi ed internati. Perché? Perché 700.000 soldati fuori d’Italia sono stati abbandonati al loro destino) e l’elenco dei 2perchè” è molto lungo, come lungo è l’elenco delle riposte non date o insufficienti.
Massimo Coltrinari ha quindi illustrato le nuove vie di ricerca che in gran parte superano il tradizionale approccio, illustrando dati, indizi, prove, prospettando un quadro sostanzialmente innovativo, come già illustrato al convegno di Rimini del 26 ottobre ultimo scorso. Come ogni proposta di ricerca innovativa anche questa suscita sarcasmo, liquidazione affrettate, resistenze., scetticismo ed ironia e sarcasmo, come già fu per il “processo a Badoglio” di Pietro Vaenti, ma durante il convegno si è notato nel folto pubblico anche interesse, curiosità e partecipazione.
A seguire è stata inaugurata la Mostra, che rimarrà aperta fino al 31 marzo. (una nota sarà pubblicata sul citato www.internamentoereticolati.blogspot.com)
Nel pomeriggio Maurizio Ridolfi e Roberta Ravaioli hanno svolto ampie relazioni sulla tematica degli Internati, da diverse prospettive, mentre Massimo Coltrinari, nella conclusione, illustrando il concetto della Guerra di Liberazioni una guerra su cinque fronti (sud, nord, resistenza all’estero,internamento e prigionia)  ha invitato tutti, anche alla luce delle predette relazioni, a riflettere sulla crisi armistiziale e sulla vicenda degli IMI nelle nuove prospettive di ricerca esposte nella mattinata per capire e comprendere questa grande tragedia nella sua interezza.
Il volume è stato distribuito gratuitamente ai presenti.


domenica 19 gennaio 2014

Nettuno Anzio: 70° anniversario dello sbarco del 1944

Domenica 19 gennaio 2014  alle ore 11.00
 nella sala congressi della Astura Palace Hotel, in viale G. Matteotti, 75, Nettino
è stato presentato il volume di
Silvano Casaldi

"Nettuno nell'inferno dello sbarco"



Insieme all'autore sono intervenuti
La professoressa 
Antonella Mosca
giornalista, corrispondente Ansa Messaggero Anzio Nettuno

e il generale
 Massimo Coltrinari
Società di Storia Militare

L'incontro è stato moderato e coordinato da
Laura D'Amore
giornalista - Direttore Contro Corrente

Il volume, che si presenta come una storia fotografica a fumetti, è stato ideato dall'Autore che  da tanti anni segue le vicende storiche di quel 1944 a Nettuno, è il prodotto di una idea maturata la scorsa estate e subito messa in pratica ed attuata.
Questo lavoro, che si aggiunge a quelli precedenti come "Tutti gli uomini dello sbarco", "Quei Giorni a Nettuno" ed altri sulla storia di Nettuno, come  "Nettuno e le sue Priore", è dedicato alla popolazione di Nettuno ed Anzio che visse quei giorni una tragedia senza precedenti: giorni accolti con la gioia dello liberazione e trasformatisi in un lungo calvario.Le vissero unita come una famiglia di fratelli, nella lor terra divenuta un campo di battaglia e la vissero da profughi, lontani dalle cose più care.
Il volume consta di fotografie e didascalie con brevi commenti "a fumetti" che rappresentano quindi il linguaggio del volume. Che non si "legge" la si "guarda". Il risultato è sorprendente perchè l'autore ha scelto foto estremamente significative.

Come l'Autore ha ammesso nel corso della brillante presentazione, a cui ha assistito un folto pubblico, si è ispirato alla nota rivista "Gran Hotel", in voga negli anni sessanta.
Tutti i temi di quei tre mesi terribili sono stati presentati, compreso quello degli sfollati, ovvero quei abitanti che furono sgombrati e portati a Salerno, luogo è nato l'Autore, la cui famiglia era tra gli sfollati stessi. 
Una carta significativa chiude  il volume, da consigliare sopratutto alle giovani generazioni
Nettuno Museo dello Sbarco