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martedì 29 gennaio 2019

martedì 22 gennaio 2019

1944 - 22 gennaio 2019. Lo sbarco ad Anzio. Convegno



Convegno: 
Perché lo sbarco del 22 gennaio si definisce “di Anzio”
 relatori: Gen.le Massimo Coltrinari 
 Gen.le Luigi Marsibilio, 
Prof. Giancarlo Ramaccia-

Villa Sarsina
Venerdi 25 gennaio 2019 ore 10.

Gli interventi saranno incentrati sull'aspetto tattico della ragione di uno sbarco
 che esiste solo se si sceglie un punto della costa
ove sia un porto con capacità tali da poter alimentare dal 
d+1 al conseguimento del successo le forze sbarcate

Senza questo presupposto ogni sbarco è destinato a fallire.

Il tema è trattato più approfonditamente
nel Modulo 14 La Seconda Guerra Mondiale
del master di 1° Livello
STORIA MILITARE CONTEMPORANEA 1796 1960
(www.unicusano.it/master)

informazioni:centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org


giovedì 17 gennaio 2019

Anzio. 22 gennaio - 25 maggio 1944


Il Museo dello Sbarco e il Comune di Anzio
organizzato per la data anniversaria dello sbarco 
un Convegno dedicato a questi eventi
il 25 gennaio 2019 presso Villa Squarsina. 
Si presenta la nota di riferimento dell'intervento a tale convegno



SBARCO DI ANZIO
CRONOLOGIA EVENTI



Anno 1943
1.      8 nov.: il Gen. Alexander illustra per sommi capi al Gen. Clark l’azione consistente in uno sbarco anfibio che dovrebbe aggirare la linea di difesa Gustav e ne avvia la pianificazione.
2.      25 nov.: il dipartimento operativo G3 della V Armata presenta al Gen. Alexander il piano per l’Operazione “Shingle”.
3.      10 dic.: il Gen. Clark ritiene opportuno apportare varianti all’Operazione “Shingle”, irrobustendone la forza di sbarco.
4.      22 dic.: si decide l’annullamento dell’Operazione in quanto la V Armata nel corso della sua avanzata non riesce a superare Cassino.
5.      25 dic.: il Min. Churchill riconsidera l’attuazione dell’ Operazione “Shingle” al fine di dare una svolta positiva alle sorti della campagna in Italia.

Anno 1944
1.      21 gen.:
la Task Force 81 lascia i porti dell’area di Napoli e fa rotta su Anzio.
2.      22 gen.:
        ore 00.05: la Task Force 81 getta l’ancora al largo di Capo Anzio.
        ore 01.50: inizia il bombardamento di Anzio e 2 LCT(R) britanniche lanciano 798 razzi da 127 mm. nella zona dello sbarco.
        ore 02.00:
         la 2^ Brigata britannica sbarca sulla spiaggia Rosso e all’alba avanza fino ai margini del bosco di Padiglione.
         la 24^ Brigata “Guardie” britannica sbarca al centro del settore Peter Beach sulla spiaggia Giallo, stabilendo postazioni di difesa nei boschi di Padiglione.
         la Special Service Brigade (SSF) britannica sbarca sulla spiaggia Verde e avanza verso il margine sud-est del bosco di Padiglione.
         la 6615^ Forza Ranger sbarca sulla spiaggia Giallo, tra Anzio e Nettuno. I suoi 3 battaglioni, insieme al 509° Battaglione fanteria paracadutisti, stabiliscono un perimetro a un chilometro e mezzo tra Anzio e Nettuno durante la mattina.
         il 7° reggimento fanteria sbarca sulla spiaggia Rosso e i suoi 3 battaglioni fissano il perimetro occidentale  del settore X-Ray, mentre il 1° Battaglione del 7° Fanteria avanza per incontrarsi con i comandi britannici nei boschi di Padiglione.
         il 30° reggimento fanteria sbarca sulla spiaggia Rosso, al centro del settore X-Ray, e durante il giorno avanza lungo la strada verso le Ferriere.
         il 30° reggimento fanteria sbarca sulla spiaggia Verde e i suoi 3 Battaglioni fissano il perimetro orientale degli sbarchi.
        ore 05.00: il Feld Maresciallo Kesserling, ricevuta notizia dello sbarco, attiva il Piano Richard.
        ore 06.00: entra in esecuzione il piano prestabilito per far accorrere truppe tedesche di oltr’Alpe e lanciarle ad arginare l’invasione alleata.
        ore 10.00: il Gen. Clark, accompagnato dal Gen. B. Brann e da altri membri dello Stato maggiore della V Armata sbarca alla testa di sbarco.
        ore 12.00: il VI Corpo ha raggiunto tutti i suoi obiettivi iniziali a terra.
        ore 24.00: la TF 81 ha terminato di sbarcare 36 mila uomini e 3.200 mezzi. A sostegno dello sbarco, squadriglie alleate di caccia e bombardieri hanno compiuto più di 1.200 voli, danneggiando ponti chiave e nodi stradali.

3.      25 gen.:
si verificano i primi scambi di colpi lungo il perimetro di Anzio, soprattutto intorno all’abitato di Aprilia.
4.      29 gen.:
dopo un primo tentativo effettuato al crepuscolo, intorno alla mezzanotte 110 arerei tedeschi di vario tipo riescono ad affondare una nave Liberty e l’incrociatore inglese “Spartan”.
5.      30 gen.:
        da un calcolo condotto sulle forze presenti nell’area di sbarco risulta che i tedeschi ammontano a più di 71 mila uomini, mentre il VI Corpo ha sbarcato più di 61 mila uomini.
        ore 24.00: gli Alleati danno inizio al primo attacco per uscire dalla testa di ponte.
6.      31 gen.:
con una rapida manovra le unità di fanteria britanniche prendono Campoleone. Nel contempo l’avanzata delle unità americane verso Cisterna non procede come auspicato, dopo che 2 battaglioni di Ranger sono stati intrappolati.
7.      3 feb.:
ore 23.00: il Gruppe West tedesco inizia ad infiltrarsi nelle posizioni alle spalle della 3^ Brigata di fanteria britannica intorno alla stazione di Campoleone, mentre il Gruppo Ost dà vita a uno sforzo  analogo sul lato est del Thumb.
8.      4 feb.:
        ore 0200: la XIV Armata tedesca lancia la prima grande controffensiva per liberare Campoleone dalla 1^ Div. britannica. Gli attacchi impongono la ritirata a “La Fabbrica”.
        ore 06.00: le truppe tedesche riescono a spingersi in piccoli gruppi fino alla via Anziate, da cui danno inizio a furiosi attacchi contro la 24^ Brigata “Guardie” britannica.
        ore 16.00: gli attacchi tedeschi portano quasi all’isolamento della 3^ Brigata fanteria della 24^ Brigata “Guardie”, per cui il Gen. Penney contrattacca con il 1° Reggimento “London Scottish” della 168^ Brigata appoggiato da due squadroni di carri del 46° Reggimento.
        ore 17.00: il varco viene chiuso.
        ore 18.00: in considerazione della posizione vulnerabile occupata dalla 3^ Brigata di fanteria, il Gen. Penney, Comandante della 1^ Divisione, ordina una ritirata dal Thumb. La 1^ Divisione perde 1.400 uomini nei combattimenti, quasi tutti della 24^ Brigata Guardie. Alla medesima ora il 3° battaglione del 504° Paracadutisti prende posizione dietro la stazione di Carroceto come forza di riserva.
9.      7 feb.:
        ore 21.00: i tedeschi reiterano i loro attacchi con un bombardamento di artiglieria a premessa dell’attacco ai fianchi della 1^ Divisione. Truppe tedesche iniziano ad infiltrarsi tra le posizioni della 24^ Brigata Guardie lungo il Buonriposo Ridge.
        ore 24.00: i tedeschi sferrano l’attacco. La 71^ Divisione fanteria lancia assalti mirati al fianco destro della 1^ Divisione per tenere impegnata la 2^ Brigata fanteria.
10.  8 feb.:
        ore 01.00: la Quattordicesima Armata tedesca rinnova gli attacchi lungo la Via Anziate verso “La Fabbrica”, iniziando una battaglia per impossessarsi di Aprilia che durerà quattro giorni.
        ore 03.00: il 145° Reggimento Grenadier attacca la linea difensiva tra il 5° Granadier e il 2° Reggimento “North Staffordshire”.
        ore 05.00: entrambi i battaglioni vengono cacciati dalla cresta, con molte perdite.
        ore 06.00: il KG Gräser prosegue a sferrare i suoi attacchi mirati contro “La Fabbrica” dopo i precedenti tentativi di sfondamento. Nonostante tali tentativi, la tenace resistenza del “Berkshire” e l’efficace appoggio dell’artiglieria costringono i tedeschi a posticipare l’attacco al giorno seguente.
        ore 13.30: il Gen. Penney decide di contrattaccare l’avanzamento del 145° Reggimento Grenadier a Buonriposo Ridge con la K.S.L.I. e i “Sherwood Forester”, appoggiati da uno squadrone di carri armati del 46° reggimento. I risultati che si ottengono però sono scarsi, a fronte di gravi perdite e il contrattacco viene fermato a causa delle forti pioggie.
11.  9 feb.:
        ore 03.00: i tedeschi rinforzano e riorganizzano le proprie forze in 2 gruppi d’attacco, la £ì Divisione Panzergrenadier reitera l’attacco alla “Fabbrica” con il KG Gräser a est e il KG Shonfeld a ovest. Il KG “Pleiffer” prosegue i suoi attacchi da Buonriposo Ridge contro le posizioni occupate dalla 24^ Brigata Guardie.
        ore 10.00: il 1° battaglione del 1° reggimento corazzato americano contrattacca con due compagnie di carri leggeri, ma viene ostacolato dal fango.
        ore 12.00: il 3° battaglione del 1° reggimento corazzato attacca con una compagnia di carri armati medi.
        ore 13.00: il KG Shonfeld prende “La Fabbrica” e insieme a al KG Gräser avanza lungo la strada laterale. I due gruppi si riorganizzano ed effettuano una sosta dopo le gravi perdite subite durante la giornata di combattimenti.
        ore 24.00: il KG “Pleiffer” e il KG Gräser lanciano un attacco coordinato contro le Guardie Scozzesi che controllano la stazione ferroviaria di Carroceto. Il primo attacco è respinto, con l’appoggio dei controcarro M-10 della Compagnia B del 894° battaglione.
12.  10 feb.:
        ore 05.00: gli attacchi vengono ripetuti dalle prime ore della mattina e finiscono per decimare il battaglione rimasto isolato.
        ore 10.00: inizia un susseguirsi di occupazioni e riconquiste della stazione di Carroceto. Dapprima gli attacchi aerei alleati riescono a ritardare la presa della stazione da parte dei tedeschi, ma a seguito del pesante rannuvolamento del cielo, il KG “Pleiffer” riesce finalmente ad occuparla. Nel corso della giornata gli alleati riescono a riconquistarla ma, prima di sera, grazie ad un attacco sferrato da est da parte del KG Gräser, la stazione torna in mano tedesca.
13.  11 feb.:
dopo una battaglia a fasi alterne, in cui la 45^ Divisione americana tenta di riconquistare  “La Fabbrica”, l’abitato rimane in mani tedesche.
14.  16 feb.:
i tedeschi danno inizio all’operazione “Fischfang” che mira a dividere in due la testa di ponte lungo la via Anziate. La battaglia infuria per 3 giorni, con fasi intense ma non risulta conclusiva.
15.  19 feb.:
il costante decadimento degli attacchi tedeschi portano alla fine dell’operazione “Fischfang”.
16.  22 feb.:
il Comandante del VI Corpo d’Armata, il Gen. John P. Lucas, viene avvicendato nell’incarico al comando della testa di ponte di Anzio dal Gen. Lucian K. Truscott Jr.
17.  29 feb.:
i tedeschi fanno un nuovo tentativo di impossessarsi della Via Anziate con l’operazione “Seitensprung”, ma la potenza di fuoco dell’artiglieria alleata risulta soverchiante e l’attacco fallisce.
18.  1° mar.:
al termine della giornata, a seguito del fallimento dell’operazione “Seitensprung”, Kesserling sposta la 14^ Divisione su posizioni difensive. Von Mackensen comincia a ritirare dalla testa di ponte unità bisognose di riposo e di riorganizzazione.
19.  marzo – aprile:
il confronto tra le parti assume una differente fisionomia, denominata la “grande guerra delle piccole battaglie”, come conseguenza dello stallo sulla spiaggia di Anzio. Vengono sospesi gli attacchi massicci ed entrambe le parti passano a incursioni e duelli di artiglieria.


20.  11 mag.:
gli alleati danno inizio all’operazione “Diadema”, con l’assalto combinato della Quinta Armata americana e dell’Ottava Armata britannica contro la Linea Gustav.
21.  17 mag.:
gli Alleati conquistano l’Abbazia di Montecassino e ciò determina lo sfondamento della Linea Gustav. La Decima Armata tedesca si ritira dalla Linea in direzione Roma.
22.  23 mag.:
viene dato il via all’operazione “Buffalo” con obiettivo il varco di Velletri.
23.  26 mag.:
con il VI Corpo d’Armata statunitense saldamente posizionato ai piedi dei Colli Albani, il Gen. Clark  decide di spostare l’attenzione dalla strada di Cassino-Roma a un attacco diretto verso Roma, in direzione nord.
24.  30 mag.:
al termine della giornata, dopo aver incontrato una dura resistenza tedesca lungo la Linea Caesar, la 36^ Div. fanteria riesce ad infiltrare due reggimenti sui Colli Albani, aggirando le difese tedesche.
25.  2 giu.:
le truppe tedesche sono ormai accerchiate a seguito dello sfondamento degli alleati sui Colli Albani, pertanto von Mackensen ordina la ritirata generale dalla Linea Caesar oltre Roma.
26.  4 giu.:
nel corso della mattina, elementi del VI Corpo d’Armata in ricognizione, raggiungono la periferia di Roma. Nel pomeriggio, le principali unità del C. d’A., compresa la 1^ Div. corazzata e la 36^ Div. entrano a Roma.
27.    5 giugno: Liberazione di Roma.

sabato 5 gennaio 2019

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