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martedì 28 luglio 2020
La Meridiana. Iniziata una piacevole collaborazione
giovedì 23 luglio 2020
Un Contributo ad Elisa
APRILIA
ESPOSIZIONE “UN
RICORDO PER LA PACE”- COLLEZIONE OSTILIO BONACINI
imminente la rimozione dall’auditorium del Liceo “Meucci”
UN MUSEO PER LA PACE NEL CENTRO DI APRILIA
la
proposta di “Un ricordo per la pace”
Elisa Bonacini : “Qui dove sono morti migliaia
di soldati provenienti da tutto il mondo. Da qui deve partire forte il
messaggio di pace.”
Sembra arrivata al termine la permanenza dell’esposizione “Un
ricordo per la pace” presso l’auditorium del Liceo “A. Meucci” che ne ha
intimato la rimozione nel più breve tempo possibile. Una situazione al limite del paradossale lo “sfratto” per la
mostra storica patrocinata dal Comune di Aprilia sul tema prioritario “Aprilia
in guerra: La Battaglia di Aprilia”. Nelle teche esposti oltre 300 reperti della
collezione di Ostilio Bonacini relativi alla prima ed in maggior numero alla
seconda guerra mondiale, con particolare riferimento agli eserciti che hanno
combattuto sul territorio apriliano nel 1944. Una collezione prestigiosa che il
Comune di Aprilia con deliberazione di Giunta n. 163 del 12.6.2012 ha accettato
in affidamento a titolo perenne e gratuito dandone sede provvisoria presso il
plesso scolastico di via Carroceto con l’impegno di reperire locali nel
centro di Aprilia per realizzarne un’esposizione
civica permanente.
La mostra a cura
dell’Associazione “Un ricordo per la pace” fu inaugurata il 24 aprile 2013 nel grande
locale che fino al 2015 è stato di competenza
dell’I.I.S. “C. e N. Rosselli” cui il Comune di Aprilia affidò la
custodia del materiale storico attraverso specifica convenzione.
Nello stesso
comprensorio studentesco nel febbraio 2014 fu inaugurato il Memoriale dedicato
ad Eric Fletcher Waters ed ai Caduti senza sepoltura del 1944; promotori dell’iniziativa l’associazione “Un
ricordo per la pace” ed il veterano britannico Harry Shindler.
La correlazione esposizione
storica-monumento pare non essere stata tenuta in considerazione dal Liceo “A.Meucci”:
nel dicembre 2016 il primo invito a rimuoverla,
richiesta motivata da esigenze di spazi per “opere legate ad attività
teatrali”. Il 6 marzo scorso l’“ultimatum” della dirigente Laura De Angelis per
lo smantellamento della mostra che, a quanto afferma la dirigente, occuperebbe
i locali scolastici senza autorizzazione alcuna; ritenute pericolose per la
sicurezza degli studenti le teche espositive appositamente realizzate dal
Comune di Aprilia.
Esprime preoccupazione
Elisa Bonacini erede della collezione e presidente di “Un ricordo per la pace”
che dopo il trasferimento del “Rosselli”
più volte aveva chiesto al Comune l’adeguamento della convenzione con il Liceo.
Il 19 marzo ha protocollato al Comune di Aprilia la richiesta di un incontro
per definire il futuro dell’esposizione:
“Spero che emergano notizie rassicuranti, che il Comune intervenga a
tutela della mostra. Nella nota ho chiesto ancora una volta di ottemperare
all’impegno preso nella delibera di accettazione della collezione reperendo nel
più breve tempo possibile locali nel centro storico di Aprilia. Nello specifico
la richiesta è di trasferire la mostra in sede definitiva presso i locali
comunali di Piazza Roma attualmente adibiti agli uffici al pubblico, che
sembrerebbero destinati al trasferimento in piazza dei Bersaglieri. Spero che
il Comune prenda in considerazione il progetto
di “Museo per la pace nel centro di Aprilia” che ho anticipato nel protocollo;
un progetto che vorrei condividere con le associazioni apriliane, in primis con
le associazioni d’Arma che già hanno dato la loro adesione nell’ipotesi di progetto
museale (nota prot. n. 46403 del 7.6.2012 allegata alla delibera di affidamento
della collezione ).
Prosegue la Bonacini: “
Il nostro progetto di “Museo per la pace” prevede certamente una degna
collocazione per i reperti storici ma non si esaurisce nella realizzazione di una
statica esposizione dei materiali ma
aspira a far divenire il Museo uno spazio interattivo, un luogo di aggregazione
per la cittadinanza attraverso attività socio-culturali, concorsi ed
iniziative. Non sottovalutando il ruolo
dell’arte in ogni sua forma, che tanto può influire nella
riconciliazione tra differenti culture. Abbiamo il dovere di trasmettere alle nuove
generazioni il ricordo di chi ha combattuto per la nostra libertà, ma dobbiamo
proiettarci nel futuro, lavorare giorno dopo giorno con pazienza e
determinazione per educare alla cultura della non violenza, del rispetto
reciproco, della solidarietà. È necessario abbattere le barriere interculturali
spesso generate da gretta ignoranza. Sono certa che con l’impegno delle
associazioni potremmo realizzare qualcosa di bello e di grande, il contributo
di Aprilia per la pace. Voglio rivolgere pertanto un appello alle associazioni di
Aprilia che vorranno sostenere e collaborare nel progetto. Circa un centinaio
nel mondo i Musei per la Pace, organizzati nella Rete Internazionale dei Musei
per la Pace, con cui sarebbe meraviglioso creare una sorta di gemellaggio.
Sogno un Museo per la Pace ad Aprilia, qui dove nel 1944 sono morti migliaia di
soldati provenienti da tutto il mondo; il loro sangue è intriso nella nostra
terra. Da qui deve partire forte il nostro messaggio di pace.”
giovedì 16 luglio 2020
Aperto un W'up "Cugini Baldò"
venerdì 10 luglio 2020
HA ANCORA SENSO CAMMINARE INSIEME PER CONDIVIDERE SPAZI DI RIFLESSIONE, IN UN PERIODO COME QUESTO, DOTATO DI SOFISTICATI MEZZI DI COMUNICAZIONE?
Nel metodo scout, che conosciamo, soprattutto per la branca Rover, si parla diffusamente dell’esperienza della “strada”, come luogo di incontro e di confronto con gli altri, e come mezzo metaforico di SERVIZIO verso tutti coloro che “incontriamo” lungo la strada della vita. Non a caso ci salutiamo con un “Buona strada”. Tuttavia, ritengo che le occasioni del cammino reale e non metaforico, sia in solitudine che in compagnia, e possibilmente in luoghi poco frequentati e in contatto con la natura, magari nel silenzio e nel buio della notte, permettano di parlare con noi stessi senza quelle interferenze e quelle distrazioni esterne che disturberebbero non solo la concentrazione, ma anche la sincerità dei nostri pensieri. Marciare insieme può costituire, il più delle volte, occasione per scambiarsi risposte alle nostre domande, chiarimenti ai nostri dubbi, argomenti per riflettere sulla necessità di portare correzioni a comportamenti o a convinzioni che nella “confusione” del vivere corrente non abbiamo il tempo né il modo di riconoscerci.
Ciò senza sminuire, tuttavia, la ricchezza del cammino solitario, che consente una maggiore introspezione soprattutto nel silenzio notturno, rotto solamente dai rumore dei propri passi. E quando le condizioni lo permettono, la compagnia del manto stellare, nel quale è possibile riconoscere stelle e costellazioni, e misurare il tempo dal loro movimento, aiuta a mettere ordine ai propri pensieri e ai propri ricordi. Personalmente credo che nessuno strumento tecnologico possa intensificare o sostituire le esperienze che si possono vivere in solitudine o in compagnia silenziosa, soprattutto nelle marce notturne, ma anche in quelle di percorsi che consentono la visione del paesaggio o di sentieri boscosi. Inoltre ritengo che non sia secondaria la fatica fisica, che a volte accompagna il cammino, soprattutto su sentieri di montagna; tale fatica, come sappiamo bene, è spesso dura e ci invoglia a desistere o a fermarci per un riposo. Fermo restando che il riposo fa parte del cammino, la fatica è anche una misura della nostra tenacia, che ci porta a dirci “ancora un tratto …; dopo quel dosso …. ; sotto quella pianta …. e così rinviando anche di poco il momento del riposo ci alleniamo a resistere alla fatica, finché possibile, e rinforziamo la nostra tenacia. Inoltre la marcia non solitaria consente di parlare, e di sentire la condivisione della fatica; passare al compagno di cammino la borraccia per un sorso d’acqua è un gesto solo apparentemente di scarsa importanza!!
Per questi motivi ritengo che le occasioni di incontro con amici comuni, attraverso il cammino e la fatica fisica siano ancora occasione di personale crescita interiore e di consolidamento delle amicizie. Non a caso, quindi, l’emblema della vita scout in età da rover è “la strada”!
BUONA STRADA A TUTTI
Antonio Levy,
Giugno 2020
venerdì 3 luglio 2020
Route di Mezza Estate 10 Luglio 2020
Vi informo che abbiamo organizzato una “ROUTE di MEZZA ESTATE” per venerdì 10 LUGLIO 2020.
L’incontro è previsto per le ore 19 a Polverigi, via della Baviera n.12 (consultare planimetrie allegate) dove potremo parcheggiare le nostre auto.
Cercate di essere puntuali, come da stile scout, per realizzare bene l’incontro. Dal punto di ritrovo si procederà verso la casa di Mauro Vecchietti, dove affronteremo - nel migliore spirito scout –
il tema
“E’ in atto un cambiamento radicale della comunicazione, suggerito (imposto?) dalle nuove tecnologie. Riteniamo che abbia ancora senso camminare e dialogare insieme?”.
Certo di fare cosa gradita, allego alla presente il pensiero che Antonio Levy ha inteso dedicarci, non potendo essere presente all’evento (ovviamente la sua presenza spirituale è come sempre garantita!).
L’incontro sarà allietato da uno spuntino “frugale”: grigliata di salsicce, costarelle e fegatini!
Contributo per la cena: offerta libera.
Dopo l’incontro riprenderemo “insieme” il cammino sotto le stelle. La route avrà termine intorno alle ore 24.
Sarà presente Don Claudio Merli, Parroco di Collemarino.
E’ gradito un segno scout: ad esempio il fazzolettone o altro. La partecipazione dovrà essere gentilmente confermata a Paolo Bonfigli al n.349 6715159, al quale potrete rivolgervi per ulteriori chiarimenti logistici.
Buona strada
Paolo Gigli