- CLUB di FANO -
“ IL PIAVE MORMORO’ ”
Un inno alla
pace nel ricordo del sacrificio dei nostri avi
“Tutti avevano la faccia del cristo
Nella vivida aureola dell’ elmetto.
Tutti portavano l’ insegna del supplizio
Nella croce della baionetta
E nelle tasche il pane dell’ultima cena
E nella gola il pianto dell’ultimo
addio.
(Scritta su una lamiera posta sulle Tofane
durante la 1^ guerra mondiale)
Conferenza
di Massimo Coltrinari
Venerdì 27 marzo 2015 - Ore 17,30
Sala di rappresentanza
della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano Via
Montevecchio 114
Seguirà un filmato con
immagini d'epoca
(Ingresso libero)
Presentazione della Conferenza
Questo pomeriggio, nelle riflessioni che proponiamo,
vorremmo andar eoltre questi quattro aspetti, per porre l’attenzione su una
semplice domanda:
Perché dopo Caporetto, l’Italia non è
crollata?
Quali sono stati i fattori che non hanno determinato lo sfondamento
austro-ungarico sul Piave, quando L’esercito Italiano (che in due settimane
aveva perso oltre 300.000 uomini, tra Caduti, feriti e prigionieri ed oltr
el’80% dei materiali) era praticamente distrutto?
Certamente gli aiuti del Alleati
franco-britannici-statunitensi c sono stati, ma non nella misura tale da
determinare a situazione che si determinò nella primavere estate del 1918 e che
ci portò a Vittorio
Veneto.
Attraverso foto e note , in una conversazione, si cercherà
di rispondere a queste domande, a cui abbiamo dato il titolo di
“Oltre Caporetto: la battaglia di
Arresto 12- 27 novembre 1917
Una riflessione, a tutto tondo, cercando di cogliere aspetti essenziali per
capire quei momenti, quei giorni, quelle situazioni, per capire la Grande Guerra nella
sua data centenaria
Ovvero per veramente capire e
comprendere perché
“Il Piave mormorò..”
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