Un interessante incontro al Liceo "Colomba Antonietti" di Roma in occasione della Giornata della Memoria con le classi I S e II S. L'insegnate aveva già provveduto a sensibilizzare i ragazzi su questa Giornata. Oltre a visionare alcuni film, tra cui "La Vita è Bella", il "Bambino dal pigiama a righe", è stato somministrato un questionario di cinque domande in cui si chiedeva se si era a conoscenza della Giornata della Memoria, se si avevano passate esperienze didattiche in merito, e se si voleva partecipare ad iniziative collegate alla Giornata. Le risposte sono variegate. Si è appreso che alcuni ragazzi sono stati, durante le Medie, a visitare campi di concentramento come Dachau, TeresienStaadt, Auschwitz. L'incontro ha avuto l'impostazione che i ragazzi ponevano le domandate "all'esperto" venuto da fuori. Superato il primo impatto, i più interessati hanno posto domanti quali "Hitler era un pazzo", "i Tedeschi sapevano" e sopratutto notizie sugli Ebrei.
Nel corso della conversazione si è più volte sottolineato che nel giorno della Memoria si ricordano oltre gli Ebrei, vittime e loro malgrado protagonisti dell'Olocausto, anche gli avversari politici del nazismo (socialdemocratici e comunisti) i malati di malattie mentali, i rom, i diversamente abili, gli lavi, i deportati politici di tutta Europa. Si è ben evidenziato la figura del "diverso" nel gruppo e questo ha dato la possibilità, dopo aver illustrato la storia della Comunità Ebraica di Roma e le vicende del 1943, di attualizzare la giornata della Memoria, ovvero di aprire un dibattito sulle problematiche di oggi: problema della accettazione del "diverso" (estracomunitario, rom, differenti religioni) fino a sfociare in una discussione partecipativa di tutto il gruppo.
La vivacità delle tre ore di discussione e confronto, la curiosità che via via i ragazzi mostravano, i riferimenti a film di riferimento e commenti alla varie scene e significati, il dibattito attualizzato che ha toccato svariati punti, permettono di dire che è stato un momento di riflessione molto significativo. Lo scopo era quello di dare strumenti di riflessione su tutto il contesto della Giornata della memoria, che come scrive Cristina Dobner, "la necessità della memoria chieide ed esige ben di più (che il semplice celebrare e ricordare), almeno per chi ne afferra la portata trasformatrice: vuole suscitare un atteggiamento nuovo, che venga a scoprire come la persona umana, libera nella sua adesione di fede, possa vivere l'arco della propria vita in trasparenza, senza il timore di venire eliminata perchè qualificata diversa in nome di una ideologia.
Nessun commento:
Posta un commento