pubblico. Ancorché in un ambiente aperto e quindi fortemente dispersivo, anche con l'aiuto di un power point incentrato su fotografie coeve, si è riusciti a catturare l'attenzione di tutti. Il tema proposto era quello del Corpo Italiano di Liberazione e Filottrano. Il rapporto instaurato con le truppe italiane e la popolazione.
Posto l'accento su alcuni aspetti ordinativi e operativi, tra cui il rapporto tra artiglieria e fanteria, sempre deficitario, si è dimostrato l'assunto che gli Italiani a Filottrano dovevano assolvere un compito importate e l'hanno assolto. Ovvero quello di conquistare Filottrano per permettere al Corpo Polacco di attaccare ancona per manovra.
Cinque battaglioni italiani attaccarono due battaglioni tedeschi e in una giornata di duri combattimenti ( un battaglione tedesco fu distrutto) ed al termine si ebbe ragione della resistenza germanica.
E' seguita una interessante discussione. In un intervento una Signora, che era fanciulla nel 1944 ha portato la sua testimonianza, che ha lasciato tutti un po' sorpresi: la Signora asserisce che dieci prigionieri tedeschi, dopo la fine dei combattimenti furono fucilati dagli Italiani per rappresaglia. Riporta anche la testimonianza della madre.
L'episodio, in oltre 70 anni non è mai emerso. Presente Giovanni Santarelli, il massimo storico locale, anche lui è stato sorpreso da questa testimonianza. Un dato che si dispone è che nell'elenco dei caduti tedeschi e nei corpi poi seppelliti a Filottrano non risulta questo episodio.
Anche dalle fonti tedesche non risulta alcunchè
Quindi ci si è ripromessi di svolgere indagini, partendo dal luogo indicato dalla Signora ove sono stai raccolti i cadaveri dei tedeschi
Con questo interrogativo e con nuove ricerche si può dire che la serata sia sta estremamente proficua
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