Nel quadro del programma promosso dal Comune di Ancona
volto ad evocare il centenario della Prima Guerra Mondiale si terrà il prossimo
sabato 13 giugno 2015 alle ore 18.00
alla Polveriera “Castelfidardo”
al Campo degli Ebrei
il primo degli incontri del ciclo proposto ed
organizzato dalla
Accademia di
Oplologia e Militaria di Ancona del socio Massimo Coltrinari
dal tema:
L’Interventismo in Ancona nel 1914 -1915:
Nenni
Mussolini e la guerra al nemico ereditario”.
Il ciclo di incontri, a cadenza mensile, è stato voluto dal compianto
Franco Sestilli, presidente della Accademia, purtroppo scomparso alcune
settimane fa, per significare il ruolo di Ancona nel Grande Conflitto. Già
grazie alla fattiva opera di Franco Sestilli, l’azione di rievocare eventi
significativi che videro Ancona protagonista della Storia d’Italia negli anni
precedenti la Guerra Mondiale si era concretizzata con gli incontri dedicati
alla figura ed all’opera di Lamberto Duranti, anconetano, il primo giornalista
italiano deceduto nella Grande Guerra. In una cerimonia al Famedio del Cimitero
della Tavernelle, Franco Sestilli sottolineò come Ancona fosse in prima linea
in un impegno politico e sociale che esprimeva la somma di valori civici di
lunga tradizione risorgimentale. In una successiva manifestazione nella Sala
della Società di Mutuo Soccorso di Casteld’Emilio Franco Sestilli ribadiva
l’importanza che Ancona e gli anconetani hanno nei mesi che precedettero il
nostro intervento. Ricordò che ai funerali di Lamberto Duranti ad Ancona il 20
gennaio 1915 vi erano oltre 30.000 persone. Franco Sestilli, gravemente
ammalato non potè essere presente l’8 maggio scorso quando l’Ordine dei
Giornalisti delle Marche nella Sala del Consiglio del Comune di Ancona
organizzò un convegno nazionale in cui la figura di Lamberto Duranti fu
adeguatamente ricordata.
Su questo filone avviato da Franco Sestilli, si innesta l’incontro di
sabato 13, il primo dei 12 incontro in programma per questo progetto culturale.
Con un taglio decisamente accademico e volutamente non divulgativo, Massimo
Coltrinari, socio della Accademia, presenterà ai Soci, agli amici e a quanti
vorranno intervenire, i dettami dell’interventismo che ebbero come cornice
Ancona. Partendo proprio dal funerali di Lamberto Duranti, che erano stati preceduti
da quelli di Bruno e Costante Garibaldi, che avevano riavviato in forma più
pressante il problema della nostra posizione nella guerra europea, si
analizzerà l’azione e l’opera svolta ad Ancona e nel resto di Italia di
interventisti come Pietro Nenni, Benito Mussolini, Cesare Battisti, Luigi
Albertini, Filippo Corridoni, ed altri tutti legati in un modo o nell’altro ad
Ancona.
Pietro Nenni era direttore del Lucifero, giornale del partito
repubblicano che si contrapponeva al “Vecchio Lucifero”, giornale dei
repubblicani più intransigenti, entrambi stampati in Ancona. Come direttore del
Lucifero Nenni era una forza trainante per tutto il movimento repubblicano, che
aveva visto la massima espressione nell’organizzare la Legone Garibaldina che
stava combattendo nelle Argonne, in cui erano affluiti, primi fra tutti
Chistergi, Marabini e tanti altri, gli esponeti di spicco del repubblicanesimo
marchigiano. Si analizzerà i rapporto con l’altro interventista, Benito
Mussolini, che sul suo foglio matricolare aveva segnato “Renitente alla
chiamata di leva della sua classe” a subito dopo 2Condannato ad un anno di
reclusione militare per renitenza alla leva”, un Mussoli antimilitarista ed
antimonarchico che aveva rinsaldata la sua amicizia, entrambi erano romagnoli,
con nenni nei giorni convulsi e tragici della settimana rossa. Ed in questo
rapporto che emerge il ruolo primario di Ancona in quei mesi decisivi
Mesi che videro anche l’opera di un altro anconetano illustre Luigi
Albertini, direttore del Corriere della sera, che sotto la sua direzione
divenne uno dei primi giornali d’Italia; una direzione la sua che fu definita
una mezza via tra unica compagnia di gesuiti ed una legione di carabinieri,
tanto era determinato nella sua azione. All’interventismo del Corriere della
Sera si farà cenno anche illustrando la figura di Filippo Corridoni,
marchigiano, che cadrà alla trincea delle Frasche il 25 ottobre 1915, così come
le altre figure di interventisti come Luigi Lori di Firenze, Publio Paletti di
terni, Peppino Garibaldi, Cesare Rossi, Miche Bianchi Giovanni Marinelli ecc.
Un dato rilevate che sottolinea come l’interventismo in Ancona e nella
Marche cosi come nelle Romagne, era fortemente radicato. Un dato che occorre
ben comprendere, ed e questo uno degli scopi dell’incontro, per spiegare il
fallimento dell’azione di bombardamento della flotta austriaca contro Ancona e
contro le altre città marchigiane e romagnole il primo giorno di guerra.
L’incontro sarà preceduto da una nota introduttiva del Presidente della
Accademia di Oplologia e Militaria Massimo Ossidi, che illustrerà il ciclo di
incontro proposto e le sue finalità, e vedrà, di seguito, l’intervento di
Manlio Bovino, attuale direttore del “Lucifero” che tratteggerà aspetti di ieri
e di oggi di questo giornale in relazione al tema dell’intervento.
Il naturale dibattito con i Soci, gli amici e con quanti vorranno
intervenire concluderà questo primo incontro.
Il testo di questo comunicato è pubblicato anche su
www.ancona.lastoria.blogspot.com