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giovedì 10 luglio 2025

Monte Marrone. La Prima Vittoria del Corpo Italiano di Liberazione Premessa

 Bozza della Premessa la volume dedicato a Monte Marrone Traccia

Il presente volume intende procedere ad una analisi, secondo il metodo storico, degli avvenimenti che si sono succeduti tra il Comando Supremo del Regno d’Italia, ed il Comando del XV Gruppo di Armate Alleato al fine di prevedere, mantenere ed impiegare forze combattenti italiane come contributo alla lotta alla coalizione hitleriana nell’ambito di quello che è stata definita la “cobelligeranza” all’indomani della dichiarazione di guerra alla Germania del 13 ottobre 1943, sulla base dell’armistizio firmato a Malta dal Governo Italiano e dal Gen. Eisenhower, Comandante in Capo delle Forze Alleate in Mediterraneo.

In particolare, dal punto di vista ordinativo, l’evoluzione delle forze combattenti italiane, prima il I Raggruppamento Motorizzato e poi il il Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.), la loro consistenza ed il loro impiego dalla sera del 16 dicembre 1943 fino al 30 aprile 1944. Ovvero dalla reale ipotesi dello scioglimento integrale di ogni unità combattente italiana all’inserimento della “Nembo”.

Costituiranno altresì oggetto di approfondimento le fasi dal ritiro dalla linea del I Raggruppamento Motorizzato, il suo riordinamento alle azioni attuate dal C.I.L. sul Monte Marrone (31 Marzo – 10 Aprile 1944), azioni che per il loro successo rappresentano la chiave di volta per comprendere come sia prevalso l’atteggiamento positivo alleato verso gli Italiani e il potenziamento delle iniziali forze combattenti, nonché i rapporti tra il C.I.L ed i Corpi di spedizione Francese e Polacco.

      Suoi limiti di tempo e di spazio

Il periodo oggetto di studio decorre dalla seconda decade di dicembre 1943 e si conclude alla fine di aprile 1944 . In tale periodo ha operato militarmente il I Raggruppamento Motorizzato (dicembre 1943 – aprile 1944), vien ritirato dalla linea, le richieste di uomini per impieghi logistici degli alleati aumentano, la rivolta dei bersaglieri ed altre vicissitudini di carattere politico-disciplinare segnano la compattezza delle truppe, l’azione su Monte Marrone, la trasformazione del I Raggruppamento Motorizzato il 18 aprile 1944, denominato Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.).

Per un chiaro ed esauriente esame degli avvenimenti verrà brevemente con cenni richiamato il periodo storico antecedente fino all’8 settembre 1943, data dell’armistizio italiano con le forze alleate,

L’area delle operazioni esaminata, dopo un cenno alle varie linee di resistenza ed arresto organizzate dai Tedeschi a difesa di Roma, è incentrata sulla linea “GUSTAV” (cd. linea invernale), che corre lungo il Garigliano e il Sangro dal Tirreno all’Adriatico, per arrivare alla zona nord della regione Marche. Le singole operazioni analizzate hanno interessato il Monte Marrone, cima alta 1770 metri che domina la valle del Volturno, nella zona delle Mainarde.

      Scopi e criteri dello studio

Lo studio dell’azione svolta sul Monte Marrone, intende consentire l’indagine sul valore morale e tattico nonché sulla credibilità della reale efficienza del soldato italiano presso gli Alleati e le conseguenze che questo ha determinato nei mesi successivi, fino alla trasformazione nel C.I.L. ( settembre 1944) ed, infine, nella creazione dei Gruppi di Combattimento. Queste forze combattenti rappresentano il contributo italiano alla Campagna d’Italia, accanto alla Divisioni Ausiliare ed alle Salmerie di Combattimento che, alla fine della guerra, aprile 1945, ammontano ad oltre 500.000 mila uomini

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